venerdì 8 maggio 2020

Intervista a Simone Patania



Credo che le parole siano importanti. E penso che comunicare ed esprimere i propri pensieri siano due bisogni fondamentali per l'uomo. Se si ha la capacità poi di scegliere le parole giuste per un giusto pensiero allora vale davvero la pena ascoltare. 
Per questo oggi ho voluto intervistare Simone Patania, un giovane ragazzo che ha da qualche mese aperto un suo blog: GIOCANDO A PALLONE

F -Ti potresti presentare in poche righe?
S -Mi chiamo Patania Simone, ho 21 anni, abito sulla collina di Cherasco con mia madre e mio padre, ho una disabilità, ho frequentato il Liceo delle Scienze Umane di Alba. Nel tempo libero cerco di divertirmi con gli amici.
"Resisto nel tempo, ma vado stimolato con fermezza per dare beneficio a me stesso. Questo sono io!"

F -Se dovessi usare tre parole per descriverti che parole sceglieresti?
S -Fedele, testardo, ironico

F -Sappiamo che, come noi della redazione di DistrArti, anche tu hai creato un blog che si chiama GIOCANDO A PALLONE. Ci potresti spiegare...Come mai hai deciso di iniziare a scrivere un blog, quanto tempo fa hai iniziato e perché hai scelto questo titolo particolare?
S -Ho creato il mio blog qualche mese fa terminata la scuola. Troppe volte ero stato considerato un "diverso". Non potevo quindi non creare nulla per valorizzarmi. Far capire cos'è la disabilità a qualcuno è come fare gol ogni volta giocando a calcio...da qui il nome del blog.

F -Vorrei parlare con te di due aspetti della vita su cui ti soffermi spesso nei tuoi post. La comunicazione e la scrittura.
Secondo te quali sono gli elementi fondamentali ( verbali e non) per una buona comunicazione?
S -Un aspetto fondamentale per una buona comunicazione verbale è saper quali parole esporre e come. Per una buona comunicazione non verbale è saper assaporare i gesti e cercare di capire il pensiero attraverso l'empatia, per cui ci si capisce al volo anche solo con uno sguardo. 

F -Sentiamo spesso parlare di barriere architettoniche. Secondo te esistono barriere anche che ostacolano la comunicazione?
S -Si quelle mentali. Facile ad esempio salire una scala con una sedia a rotelle, se non c'è però un muro mentale che ne impedisce l'eccitante scalata o l'abbattimento.

F -Nel tuo blog scrivi che utilizzi una modo particolare per comunicare..un software fatto su misura per te. Da quanto tempo lo usi? Ci puoi dire come funziona?
S -È un software che funziona con un sistema a scansione di lettere. Lo utilizzo dalle scuole medie. Serve fede per aspettare lo scansionare di lettere in serie che passano, mentre ne sento il suono perfetto, e serve fede per scrivere al meglio, in questo modo selettivo, delle storie. Pesto con il dito indice il tasto per schiacciare forte e scrivere. Fermo il circuito rosso sul blocco di lettere che mi interessano. Digito poi la lettera giusta per scrivere la parola che ho in mente. Se vedo apparire la parola giusta che mi serve la clicco fermandola, altrimenti continuo lettera dopo lettera, parola dopo parola e così via. Usare con precisione la tastiera non è facile. A volte la mano scivola sul tasto troppo sensibile, sbagliando lettera. Bisogna allora cancellare e ripartire, con fermezza, da capo. Sono soddisfatto se a volte mi viene predetta la parola che devo scrivere attraverso le opzioni con le dita. Non è forzarmi a scrivere ma si tratta di velocizzare il mio pensiero stimolando la mia voglia di comunicare ed esprimermi. Facendomi sostenere appena il polso da una persona poi non mi devo concentrar dal punto di vista motorio, ma solo su ciò che devo esporre e sulla scansione di lettere che passa velocemente. Sono così quasi rilanciato a scrivere!

F -Forse l' utilizzo di questo strumento rallenta la comunicazione ma ti permette di scegliere esattamente le parole che hai in testa. Ci puoi spiegare perché é così importante scegliere le parole giuste?
S -Servono fertili parole per esporre pensieri e contenuti degni di essere letti e ascoltati.

F -Per noi del Liceo Artistico l'arte è fondamentale. Secondo te scrivere e esprimersi può esser considerata una forma di arte? 
Utilizzare pensieri etici al fine di creare scritti crescenti fa un po' parte della mia arte. Sapere che servono scritti particolari mi fa pensare ancora di più alla ricerca di parole capienti e aggettivi accurati

S -Hai appena concluso il tuo percorso scolastico. Posso chiederti che progetti hai per il futuro?
S -Certamente di essere attivo per favorire l'inclusione cercando di dare e fare il possibile attraverso un fertile modo, sperando di trovare una vera ampia condivisione e giungere un bel giorno a dire "un disabile va considerato né più né meno di un normodotato".

Grazie Simone per aver risposto alle nostre domande! Consiglio veramente a tutti di fare un giro sul blog di GIOCANDOAPALLONE. Troverete dei pensieri personali, pungenti e sinceri frutto di una perseverante e accurata scelta di parole, fatte per stare bene insieme e per essere lette con attenzione e coinvolgimento.

(foto prese dal blog di Simone Giocandoapallone)

Francesca

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